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gap-t

GAP-T

Griglia di Analisi delle Prassie Transitive

Autore: Paola Rampoldi e Maria Letizia Ferretti
Paga in 3 rate senza interessi da 30€ a 2.000€ Paypal
Paga in 10 rate a tasso 0 partendo da 1.000€ Findomestic
B
Qualifica richiesta
B
Data di pubblicazione

2011

Destinatari

da 1 a 5,6 anni

Somministrazione

Tempo libero

Individuale

Composizione

45 prove

Campione

284 bambini (135 maschi e 149 femmine) 1-6 anni (2008-2010)

94333P - GAP-T - Kit

materiale per il test + manuale + 50 griglie

• Prodotto disponibile
€ 837,00 + IVA
94334Q - GAP-T - 50 Griglie di registrazione
• Prodotto disponibile
€ 50,00 + IVA
94335R - GAP-T - Manuale di istruzioni
• Prodotto disponibile
€ 50,00

* IVA assolta dall'Editore solo per i prodotti contrassegnati con asterisco

La GAP-T valuta la competenza nell’uso di oggetti di impiego quotidiano in età precoce, per individuare tempestivamente la presenza di difficoltà prassiche. Le prove, ideate pensando ad azioni della vita quotidiana del bambino, quali vestirsi, mangiare, attività di gioco, abilità costruttive, grafismo, abilità con la palla, non riguardano soltanto le funzioni motorie, ma anche quelle cognitive e visive, e l’integrazione fra queste. Esse coinvolgono la capacità imitativa, la coordinazione, la rappresentazione mentale delle azioni, la capacità di “pensare” ed “eseguire” sequenze più o meno articolate.


STRUTTURA

La GAP-T è composta da 45 prove, utilizzabili in ambito scolastico e riabilitativo, ordinate secondo un criterio di regolarità e gradualità delle acquisizioni prassiche, e suddivise in 9 fasce d’età corrispondenti ad un intervallo di 6 mesi l’una, da 1 anno ai 5.6 anni, con un periodo particolarmente informativo tra i 2 e i 4 anni.
Il test, oltre alla determinazione di un livello prestazionale del bambino, permette un’analisi qualitativa della funzione indagata, fornendo utili indizi sul suo stile operativo, cioè sulla modalità di procedere nella risoluzione del compito, sulle strategie adottate e sulla capacità di sfruttare una facilitazione data dall’operatore per ampliare la prestazione (si assegnano punteggi distinti per l’Esecuzione autonoma e per l’Esecuzione con facilitazione). In questo modo, lo strumento offre indicazioni utili alla progettazione di interventi riabilitativi.  È composta da 45 prove, utilizzabili in ambito scolastico e riabilitativo, ordinate secondo un criterio di regolarità e gradualità delle acquisizioni prassiche, e suddivise in 9 fasce d’età corrispondenti a un intervallo di 6 mesi l’una, da 1 anno ai 5,6 anni, con un periodo particolarmente informativo tra i 2 e i 4 anni. Gli oggetti sono presentati ai bambini in forma di gioco e i compiti prevedono la manipolazione degli oggetti per la replica di azioni semplici e quotidiane (mettersi gli occhiali, usare il cucchiaio in modo appropriato, allacciare/slacciare una fibbia, ecc.). Il test permette di determinare il livello prestazionale del bambino e un’analisi qualitativa della funzione indagata, fornendo indizi sulla modalità di procedere nella risoluzione del compito, sulle strategie adottate e sulla capacità di sfruttare una facilitazione data dall’operatore per ampliare la prestazione (si assegnano punteggi distinti per l’Esecuzione autonoma e per l’Esecuzione con facilitazione). In questo modo si hanno indicazioni utili per l’intervento

CARATTERISTICHE CHIAVE

Delinea il profilo di funzionamento del soggetto, evidenziando eventuali difficoltà motorio-prassiche.
• Distingue fra due livelli diversi di prestazione (esecuzione autonoma e con facilitazione).
• Copre un ampio periodo cronologico e permette l'indagine preventiva all’interno della scuola dell’infanzia.


È UTILE PER

  • Nel campo della prevenzione per rilevare il livello di sviluppo della competenza prassica raggiunto dal bambino e per individuare precocemente un eventuale ritardo di sviluppo delle abilità prassiche, verificando l’evoluzione delle stesse.
  • In ambito clinico, sia a fine valutativo che riabilitativo, per esaminare bambini con un disturbo nell’area neuropsichiatrica (disturbi del linguaggio e dell’attenzione e iperattività, sindromi genetiche, ritardo cognitivo, disturbi generalizzati dello sviluppo e della coordinazione motoria, ritardo psicomotorio, patologie neuromotorie di grado lieve-moderato).
  • Effettuare uno screening clinico longitudinale di bambini appartenenti a popolazioni a rischio, come ad esempio i prematuri.